Ultimamente molto dibattuto, lo squirting è a tutti gli effetti una parte molto importante del piacere femminile.
Quando si parla di cos’è lo squirting, ci si riferisce all’eiaculazione femminile, che si verifica in alcuni casi in seguito ad un orgasmo vaginale particolarmente intenso.
Questo fenomeno è venuto alla ribalta negli ultimi 50 anni grazie all’esplosione dei film pornografici, in cui molto spesso è possibile ammirare cos’è lo squirting nelle forme più creative e “pirotecniche” possibili.
Nella realtà dei fatti, però, le cose sono leggermente diverse. Infatti, non per forza l’eiaculazione femminile deve essere associata agli abbondantissimi zampilli di liquido che si è abituati a vedere, ma può essere anche una piccola fuoriuscita di poche gocce di liquido in seguito ad un orgasmo.
Le prime notizie dello squirting si hanno fin dai tempi degli antichi greci, con gli autori Aristotele e Galeno che ne hanno parlato nei loro scritti nel I e II secolo a.C.
Fu poi ripreso nel 1600 da Regnier de Graaf, un anatomista olandese che per primo descrisse una ghiandola nelle donne molto simile a quella che è la prostata negli uomini, al punto che la definì “prostata femminile”.
Più nel dettaglio andò invece Alexander Skene, ginecologo scozzese che studiò più a fondo questa ghiandola e a cui noi oggi diamo proprio il nome di “Ghiandole di Skene”. Le ghiandole di Skene sono implicate nel piacere sessuale femminile e secernono il liquido responsabile del meccanismo di lubrificazione della vagina.
COS’È LO SQUIRTING
L’espressione squirting è ovviamente inglese e deriva dal verbo “to squirt”, tradotto letteralmente in italiano con “schizzare”.
Si tratta, come abbiamo detto prima, dell’eiaculazione femminile e avviene quando, in seguito ad un orgasmo vaginale molto intenso, c’è una fuoriuscita di un liquido biancastro dalla vagina stessa.
Questo fenomeno è ancora oggi oggetto di studio visto che la sua natura e funzione non sono del tutto chiare. Non si conosce bene nemmeno l’origine di questo fenomeno, ma l’ipotesi più accreditata è quella di una stimolazione molto decisa e prolungata delle ghiandole di Skene, che producono una quantità di liquido più abbondante del solito in corrispondenza dell’orgasmo.
Questo potrebbe essere anche la ragione per la quale un gran numero di donne non riesce a raggiungere lo squirting: le ghiandole di Skene potrebbero risultare atrofiche e, seppure questo non ha nessun effetto nel piacere in generale, non permettere l’eiaculazione.
COME RAGGIUNGERE LO SQUIRTING
Molte donne, quando raccontano cos’è lo squirting, riferiscono sempre una sensazione molto simile ad un impulso involontario di urinare, che le mette in uno stato di imbarazzo o di disagio.
Questo potrebbe rappresentare un blocco per il raggiungimento dello squirting. Il rilassamento è dunque molto importante: bisogna lasciarsi andare e non trattenersi, un fenomeno del genere non è motivo di disagio ma è il culmine del piacere e per questo motivo va accolto.
Per raggiungere fisicamente lo squirting non è sufficiente una stimolazione esterna del clitoride ma è necessario andare più in profondità, in particolare nella zona del punto G. La sua stimolazione è responsabile del raggiungimento dell’orgasmo femminile e, se fatta in maniera più profonda, anche dello squirting.
Solitamente, però, in un rapporto sessuale la penetrazione con il pene non basta per raggiungere lo squirting. Questo perché l’area del punto G di trova nella parete anteriore interna della vagina ed è particolarmente difficile da raggiungere con il pene.
L’uso delle dita o di sex toys dedicati sono molto più funzionali e grazie ad essi si può raggiungere molto più facilmente l’area del punto G.
A LEZIONE DI SQUIRTING DA SOFIA GUCCI
Non c’è una maniera univoca e scientifica per raggiungere lo squirting, ogni donna ha esigenze e modi diversi di raggiungere l’orgasmo e di squirtare.
L’attrice pornografica Sofia Gucci, in un suo video, spiega alle donne delle tecniche che possono aiutarle nel raggiungimento dello squirting.
Sofia consiglia, come dicevamo noi poco fa, di rimanere più rilassate possibili e di non contrarre i muscoli della zona pelvica.
Quando si raggiunge il culmine del piacere tramite la stimolazione clitoridea, la donna comincerà a sentire le gambe che tremano: in quel momento è molto importante lasciarsi andare e non trattenersi in nessun modo, nemmeno quando si sentirà l’impulso di urinare tipico dello squirting. Al contrario, si dovrebbe insistere in quella direzione fino al completo raggiungimento dello squirting.
I SEX TOYS PIÙ INDICATI PER IL RAGGIUNGIMENTO DELLO SQUIRTING
In generale i sex toys migliori per squirtare sono quelli che permettono la stimolazione della parte interna anteriore della vagina, dove c’è la zona erogena del punto G.
Sul nostro shop online c’è una sezione dedicata all’oggettistica dove ci sono tanti diversi sex toys particolarmente indicati per lo squirting, tra i quali ne segnaliamo alcuni:
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